'A scuola con il corpo', o del perché è (ancora) necessario ricomporre la frattura corpo-mente nei contesti educativi formali
Sebbene esistano numerosi esempi di buone pratiche e innovazioni didattiche, la scuola italiana è ancora spesso segnata da una rigida separazione tra mente e corpo – con una quasi totale invisibilità di quest’ultimo – nonché tra apprendimento e movimento, tempo serio e tempo ludico. Tale frammentazi...
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| Main Author: | |
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| Format: | Article |
| Language: | English |
| Published: |
Pensa MultiMedia
2025-04-01
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| Series: | Formazione & Insegnamento |
| Subjects: | |
| Online Access: | https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/7814 |
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| Summary: | Sebbene esistano numerosi esempi di buone pratiche e innovazioni didattiche, la scuola italiana è ancora spesso segnata da una rigida separazione tra mente e corpo – con una quasi totale invisibilità di quest’ultimo – nonché tra apprendimento e movimento, tempo serio e tempo ludico. Tale frammentazione priva studenti e studentesse di esperienze fondamentali per una crescita armonica, che integri conoscenze, espressione di sé e relazioni interpersonali. Occorre decostruire l’idea della scuola come un Panopticon di menti disincarnate, ricomponendo le fratture dicotomiche che la attraversano. In tal senso, l’educazione all’aperto – tra altri approcci – offre spunti significativi, rivelandosi bertinianamente inattuale e favorendo benessere psicofisico, apprendimenti autentici e relazioni interpersonali. Tuttavia, affinché questo ribaltamento di prospettiva che rimette corpo e dimensione esperienziale al centro della scena educativa risulti effettivo e sistemico, non può gravare solo sugli insegnanti: sono necessari ingenti investimenti economici, riprogettazione di spazi e materiali, politiche mirate e un rinnovamento della formazione universitaria.
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| ISSN: | 1973-4778 2279-7505 |